venerdì 2 maggio 2008

Lo specchio è il mio nemico

Lo specchio è il mio nemico.
Lo specchio è il mio nemico, ma è anche l’unico a essere sincero con me, perché mostra il mio corpo per quello che è, un ammasso inguardabile di carne molle, di grasso e di cellulite.
Lo specchio è il mio nemico, ma almeno dice la verità.
Gli altri mentono tutti. Mente mia madre, quando dice che sono magra. Mente il mio ragazzo, quando dice che gli piaccio da morire e che sono perfetta così… bugiardo, bugiardo! 
Mente il medico, quando cerca di spaventarmi parlando di anoressia e di morte. Perché io lo so che non è vero che sono magra! Io li vedo questi chili di troppo che mi si attaccano addosso e che non se ne vanno, neanche se sto digiuna per una settimana! Io li vedo, e li vede lo specchio, che non può parlare, non può mentire, può solo mostrare il mio corpo in tutta la sua bruttezza.
E io ci provo, ci provo davvero a dimagrire. Ma è questa fame assurda che mi tortura e che mi impedisce di farcela. Perché non sono normale, capite? Non sono come le altre ragazze. Io ho questo, maledetto, assurdo, desiderio di cibo, che mi ossessiona, che mi fa impazzire. Non riesco a farmi bastare un’arancia come pranzo. Non riesco a cenare con un  pompelmo… ci provo, ma poi, la fame ritorna, ingorda, avida… e sono costretta a rosicchiare una galletta integrale, magari alle due di notte. E lo faccio piangendo perché so che quella maledetta galletta diventerà grasso che si attorciglierà sulla mia pancia deformandomi e rendendomi ancora una volta, orridamente gonfia.
Lo specchio, è lui, il mio nemico.
Per questo ieri, quando mi ha restituito quell’immagine raccapricciante di una me stessa che non potevo accettare, gli ho buttato una spazzola contro mandandolo in mille pezzi.
Uno dei suoi frammenti frastagliati, lungo venti, forse trenta centimetri, era affilato e appuntito come il gigantesco artiglio di una tigre. Sembrava fatto apposta per aiutarmi. “Eccolo” ho pensato, “il mio nemico adesso diventerà mio alleato”. Così l’ho preso tra le mani ed ho cominciato a tagliare quei pezzi di carme che non meritavano di far parte di me.  “Questo” mi sono detta, “è l’unico modo per diventare davvero bella… per essere la donna che vorrei”.
E ho tagliato… ma il sangue mi faceva scivolare il pezzo di vetro tra le dita, e non riuscivo a fare dei tagli precisi… così ho cominciato a piangere per il nervosismo. Perché anche questa volta non riuscivo a fare le cose come si deve. Ancora una volta stavo fallendo… stupida, cretina buona a nulla che non sono altro! Ma non era il dolore a farmi piangere. Ho cercato di spiegarlo a mio padre, quando mi ha trovato tutta imbrattata di sangue, a terra, nel bagno. Ho cercato di fargli capire che non faceva male, che stavo bene. Era solo… come farsi la ceretta… ma più a fondo, ma meglio… per estirpare la sozzura dal mio corpo. Solo che, forse avevo sbagliato a scegliere un pezzo di vetro, ecco. Doveva essere quello che non andava! Che come una cretina non avevo preso un coltello o, meglio ancora, un rasoio. Perché allora sì che mi sarebbe venuto bene. Che avrei tagliato con precisione. Ma non faceva male, non piangevo per il dolore…le mie erano solo lacrime di frustrazione.
Ma niente.
Lui non capiva. Come al solito.
Lui, mamma, il mio ragazzo. Non capiscono.
Anche voi che state leggendo, lo so che non capite un cazzo. Che continuate  pensare che sono malata. Che è assurdo che voglia dimagrire ancora, visto che peso appena 40 chili.
Ma cosa ne volete sapere voi?
Chiedetelo allo specchio, e lui vi dirà che ho ragione io. Perché lui è il mio nemico, ma è l’unico che mi capisce…
Eppure, lo specchio non tratta tutti allo stesso modo. Non è sempre così brutale, e non sempre capisco perché lo sia tanto, con me.  Allora ho provato a guardarlo da lontano e mi sono resa conto di una cosa: lo specchio non ha occhi, l'unico modo che ha per vedere le cose è usare quelli di chi gli sta di fronte.
Lo specchio mi vede con i miei occhi, quindi forse... il mio nemico sono... io.


Dedicato a tutte quelle ragazze che si sono perse per strada… e non riescono a capire che la bellezza  non può stabilirla nessuno, tanto meno una bilancia.

Un bacio. Un abbraccio… vi voglio bene.


dario




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12 commenti:

  1. ank io voglio dimagrire,hai ragione il mio nemico è lo specchio ma almeno mi dice la verità,mi voglio fare male xk tanto cosi non sn felice...

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  2. Tematica scottante, tristemente attuale...in una prosa secca, asciutta, che non lascia spazio a melensaggini insulse.
    Apprezzato moltissimo lo stile ed il contenuto.


    Carmen

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  3. una anoressica non direbbe mai "peso APPENA quaratnta chili"...

    Quell'"appena" vorrebbe dire he,qualche modo o misura, si rende conto...invece non lo fa...


    Baci

    Mibemolle

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  4. Bellissimo quello che hai scritto...e per me è stato proprio come vedere la mia mente allo specchio, perchè quelle cose le penso costantemente, ogni giorno.
    Purtroppo, però, non è sempre solo una questione di bellezza. Si può trattare di autodistruzione...e in quel caso lo specchio non mostra solo il grasso, ma l'incapacità di distruggere un corpo che non ci rappresenta, che sentiamo ingombrante tanto quanto la nostra presenza nel mondo.
    Non si tratta di diventare magre per essere belle, ma per non esserlo. Per ferirsi, per farsi male sul serio...per uccidere il corpo, contenitore inutile di un'anima ormai morta.

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  5. è vero che un'anoressica non direbbe mai "appena 40 chili"... infatti lei sta ripetendo quel che le dicono gli altri. Quelli che, appunto, non capiscono un cazzo, e le dicono che è assurdo che voglia dimagrire...

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  6. grazie 1000 per il pvt...è bello sapere che non tutti sono lì a giudicare le tue scelte, per quanto sbagliate possano essere...e che c'è ancora qualcuno che non guarda solo l'orrore che sei diventata, ma va oltre...

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  7. sempre "lapidario" :)


    Mib

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  8. un corpo cambia, da infantile e asessuato diventa adulto, da donna [ o uomo]
    fermare il tempo
    emozioni, sensazioni che si pensa di non sostenere.
    da annullare in un unico pensiero: cibo da mangiare o no. per lo più no.
    compiacendosi di riuscire a rinunciarci, come se fosse quello il problema da risolvere, la difficoltà, l'ostacolo, la prova da superare.
    invece di consentirsi di vivere.
    invece di pensare tutti gli altri pensieri e sentire tutte le altre emozioni.

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  9. dovresti invece consigliarlo a tanti ragazzi... ma anche agli uomini... che spesso rompono le scatole con figure femminili create dal computer... immagini finte.. con corpi perfetti.. e ci sono molto donne, troppo spesso così giovani.. che per compiacere un uomo.. sono capaci di uccidersi.. perchè inutile nasconderlo.. saranno cambiati i tempi.. ma c'è ancora qualcuno che muore per amore.. e guarda caso.. sono sempre le femmine a farlo..

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  10. il tuo post mi ha fatto rilettere ... penso che molte altre ragazze che conosco si ritroverebbero in quello che hai scrito ... grazie per la comprensione

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  11. rosejam ha già risposto perfettamente..
    e poi vorrei dirti una cosa..
    nella malattia non tutti siamo uguali, ad esempio io allo specchio mi guardo pochissimo, sia perchè ho paura di quello che potrei vederci, sia perchè mi basta quello che sento interiormente per continuare...

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  12. Carissimo, ti ringrazio innanzitutto dei complimenti: il mio progetto pro-Sana procede tra alti e bassi, anche se devo dire, convincere ragazze che la bellezza non è magrezza, quando un tempo proprio la sottoscritta ne era fermamente convinta, bhè, è abbastanza difficile. Ci sono ragazze che vogliono dimagrire solo per essere come modelle: se io fossi la madre di certe ragazze davvero userei la mano dura, farei capire loro cos'è davvero la vita, le obbligherei a maturare. Ci sono altre ragazze che invece, hanno seri problemi (familiari, personali ecc.) che cercano il riscatto o un'inutile voglia di perfezione, volendo eccellere almeno nella dieta, primeggiare tra le magre. Queste ultime sono davvero ragazze che vanno aiutate, davvero ragazze che hanno bisogno di amore e di cure. Sono sull'orlo costante della depressione, non vedono nient'altro che la dieta, vivono per la dieta, non esistono amicizie, non esitono uomini, non esiste il mondo. Si costruiscono una gabbia "sicura", fuori dal caos del mondo, fuori dalle sofferenze della loro vita. Ed io, essendo stata una di loro, le compatisco e le vorrei aiutare. Se si vuol dimagrire solo per piacere ai ragazzi, o imitare le ragazze copertina, allora fatti loro. Se ci si rende conto che anoressica non significa bella (come si illudono su questo!), allora ci sarà una via di scampo. Ma la maggior parte delle anoressiche "serie" e le bulimiche "serie", quelle che per inciso non si scrivono i diari alimentari, che non chiamano le malattie "ana" e "mia" come amiche, non vedono ragazzi, non hanno amici, non hanno nessuno. Sono sole con la loro dieta.
    Le anoressiche vere non vogliono arrivare a 40 kg. Le anoressiche vere vogliono scomparire totalmente. Si chiede loro: perchè ti lasci morire di fame? E nessuno capisce che il problema vero non è "di fame". Il problema vero è: perchè ti lasci morire?

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