Seguendo la stoica e ardua camminata di una donna sui
tacchi, ieri, mi sono reso conto che l’universo della moda femminile è profondamente
plasmato e permeato dai valori della cristianità, perché la vanità più futile
viene sì esaltata, ma anche immediatamente punita… con la scomodità.
Vuoi gratificare
il tuo ego attraverso il più frivolo autocompiacimento? Puoi farlo, ma espii
immediatamente questa colpa devastando i tuoi piedi su trampoli da equilibrista,
rischiando l’assideramento in succinti vestitini composti da pochi centimetri
quadrati di stoffa, soffrendo per crudeli
e insinuanti cerette inguinali e barattando
il vizio della gola con quello dello “specchio”.
Peccato ed espiazione vanno così
di pari passo in un equilibrio quasi perfetto che ha qualcosa di… divino.