« Non capisco... » disse Chuculain fissandomi con il suo sguardo leggermente stolido.
« Cos'è che non capisci? » risposi pazientemente « è una cosa normalissima, si chiama Black Friday e serve per incentivare le vendite... »
« Se una cosa ha un prezzo... beh ha un prezzo! » rispose lui con aria ottusa, ma convinta.
« Ma non è detto, ci sono i saldi, le offerte promozionali, i buoni sconto... »
Lui scosse il capo caparbiamente e si fece leggermente minaccioso.
« Io non ne so niente di queste diavolerie, so solo che se vado dal fabbro da cui ho comprato una spada la settimana prima, e vedo che adesso la vende a metà prezzo, lo uccido con le mie mani! »
Deglutii a fatica.
« Ecco, diciamo che il libero mercato non prevede l'omicidio, almeno non come prima ipotesi. Ci sarebbe l'associazione consumatori eventualmente... »
« E se vado dal fabbro, che la settimana prima mi aveva fatto un prezzo, e adesso invece vuole il doppio dei soldi... io gli sbatto l'incudine in testa finché non muore! »
« Credo basti una volta... »
« Quello che è! »
« Ok Cu'... capisco il tuo punto di vista. Ma qui da noi funziona così... » mormorai cauto.
« Non mi piace qui da voi, voglio tornare a Emain Macha! » protestò assumendo un'aria imbronciata da bambino. Un bambino alto quasi due metri in grado di seminare morte e distruzione come se niente fosse.
« Ci sto lavorando Cu'! » esclamai frustrato « come ho già detto l'incantesimo di ritorno presenta qualche... uhm... complessità. Ok? Adesso concentriamoci sul Black Friday... ripeti quello che ti ho spiegato per favore. »
« Da domani e per tutta la settimana, il tuo libro costerà solo 1,99 » ripeté il colosso celtico, « per poi tornare al suo prezzo... » mi guardò incerto « posso dire una cosa? »
« Vai. »
« Se fossi uno di quelli che vogliono comprare il tuo libro, per questo giochetto del prezzo prenderei l'incudine e te la spaccher... »
« Non abbiamo incudini qui! » tagliai corto.