mercoledì 9 novembre 2016

Una parola al giorno (o quasi): SORPRESA

- Pronto,  Donald?
- Sì?

- Ce l'hai fatta, sei il nuovo presidente degli Stati Uniti d'America!
- Prego?

- Hai vinto le elezioni...
- Non scherzare Mike, non è divertente...

- Non sto scherzando, hai vinto tu!
(silenzio. si sente solo un respiro leggermente affannato)

- Donald, sei ancora lì?
- Come... mi spieghi come cazzo è successo?!

- Che importa? L'importante è che sia successo, no?
- No!

- Come no?
- Mica volevo vincere io...

- Ma come non volevi vinc... scusa ma che vuol dire?  Sono due anni che stai facendo campagna elettorale...
- Sì lo so. Volevo fare un po' di casino, smuovere le acque, sai com'è... ma mica volevo diventare davvero presidente degli Stati Uniti!

- Ma...
- Cazzo Mike! Ho detto che volevo alzare un muro tra noi e il Messico, che Obama non è  americano! Ho fatto battute maschiliste e razziste, ho evaso le tasse e mi sono fatto una pettinatura da tacchino, che altro dovevo fare per non farmi eleggere?

- Non lo so Donald... senti, lo so che è una sorpresa. Lo è per te come per me, come, credo, per il resto del mondo, ma gli americani hanno votato...
- Ma è ridicolo, non possono pretendere che faccia il presidente! (pausa) Senti, quelli che hanno votato non capiscono un cazzo, è evidente!

- Evidente o no, ormai non si torna  più indietro.
- E quindi? 

- E quindi mo so  cazzi...
- Cazzo...