giovedì 29 maggio 2008

L'oppio dei Popoli

Recentemente all’attenzione della sede Pontificia adibita all’applicazione delle pari opportunità religiose è stato sottoposto un problema alquanto spinoso.
In una scuola elementare dell’hinterland italiano, durante il periodo Natalizio, un bambino ha espresso il desiderio di disegnare Gesù Bambino. L’insegnante gli ha prima dolcemente suggerito di disegnare qualcosa di più semplice, ti po un SUV che travolge un extracomunitario che tentava di lavare i vetri a un semaforo (ovviamente rosso) vestito da babbo Natale (ovviamente l’extracomunitario e non il semaforo).
Alle insistenze del bambino l’insegnate si è vista, suo malgrado, costretta a strappargli il foglio.
Il giorno dopo, alle comprensibili proteste dei genitori, ha risposto spiegando che agli insegnanti è proibito dare orientamenti religiosi e che, se avesse fatto disegnare Gesù Bambino, per par condicio si sarebbe vista costretta a far disegnare anche Buddha, Visnu, Maometto, Manitù, Anansi, Arioch… e chi più ne ha più ne metta. E poi che cacchio c’entra il Natale con Gesù Bambino?
I genitori, indignati, hanno organizzato una delegazione parrocchiale che ha chiesto la sospensione dell’insegnante e il ripristino della santa inquisizione. Il Direttore didattico, in chiara difficoltà, ha replicato che poteva assecondarli sulla prima richiesta, ma la seconda era decisamente al di là delle sue possibilità.
Immediatamente una seconda delegazione di sindacalisti ha dato il via a una contromanifestazione chiedendo la riassunzione dell’insegnate e la messa la bando di qualsiasi religione con lo slogan “se la religione è l’oppio dei popoli, noi vogliamo direttamente l’oppio”. Anche per loro è stato possibile esaudire solo la prima richiesta. L’insegnante è stata dunque riammessa nella scuola a patto che, d’ora in poi, faccia disegnare ai ragazzi “quel che cazzo gli pare”.
Gli animi si sono sedati e tutti sono ritornati a casa felici in tempo per scartocciare i propri regali di Natale.
Il problema, tuttavia, è serio e cresce e si diffonde e tracima.
Gli insegnanti , diciamocelo, già da qualche tempo non contano più una beneamata minchia.
Una volta, quando un professore convocava i genitori per lamentarsi del comportamento di un alunno, il suddetto alunno veniva preso a calci nel sedere per tutto il tragitto da casa scuola e poi da scuola a casa… gli veniva sequestrato il gioco preferito e magari, andava anche a letto senza cena.
Al giorno d’oggi se un insegnante commette l’errore di convocare i genitori per lamentarsi di qualcosa, è lui che viene preso a calci in culo.
Tutto questo, sarete d’accordo con me, non aiuta la scuola.
Questi poveri sopravvissuti che ancora cercano di dedicarsi all’insegnamento sono come barchette in balìa di un mare in tempesta e questa confusione sul corretto atteggiamento da prendere rispetto alle questioni religiose peggiora la situazione. I docenti non vedono terra, quindi, di tanto in tanto, perdono la brocca e magari vietano di disegnare Gesù Bambino… ma è comprensibile.
Metti il crocifisso, togli il crocifisso, fai catechismo, non fare catechismo, tutte le religioni sono importanti! Non siamo monotematici... e monoteisti. Parla del Natale... ma non parlare del Natale  conferendogli connotazioni troppo religiose, perché poi fai torto a tutti quelli che religiosi non sono e  chi non lo festeggia potrebbe prenderla male!
Monsignor Anton Giulio Maria La Mazza, capo delle pari opportunità, intervistato dal sottoscritto sorride confuso: “purtroppo il periodo è difficile anche per noi, subiamo attacchi costanti dall’opinione pubblica, la nostra ingerenza viene vista come un gesto ideologicamente prevaricatorio quando noi cerchiamo solo di fare quel che la Chiesa ha sempre fatto dalle origini ai giorni nostri: aiutare il prossimo, obiettivo che si può raggiungere solo manipolando le masse e facendo loro il lavaggio del cervello. Inoltre ci tengo a precisare che il Natale è nostro! Ci appartiene, checchè ne dicano i vari babbi natale, le multinazionali di bibite, e gli insegnanti che stracciano i bambin Gesù!  Apra un vocabolario e guardi alla voce Natale, leggerà: 1 agg. Corrispondente al luogo o alla data di nascita -  2 s.m. il giorno della nascita 3 s.m. pl. Nascita, origine. Ed ora mi spiega di quale nascita vuole che si parli? Cosa dovremmo festeggiare ‘sto cazzo di 25 dicembre, se non la nascità di Gesù! Aridatece il Natale!”
In effetti bisogno prendere atto che vige una gran confusione tra ciò che è religioso e ciò che religioso non è. In un'altra scuola di cui non faccio il nome, un insegnante che aveva in classe un bambino proveniente da una tribù di antropofagi del Borneo, ha tenuto un'illuminante lezione sul cannibalismo rituale facendo un ardito paragone con l'ostia cristiana, e suscitando il plauso delle più estreme frange veterocomuniste, ma il giorno dopo l'intera classe ha cercato di cucinare il bidello, e il professore è stato sospeso.
In un'altra classe ancora, un bambino ha disegnato un etereo Rocco Siffredi dal membro enorme. Quando è stato sgridato ha spiegato che era la sua rappresentazione dello Spirito Santo un attimo prima di fecondare Maria. Naturalmente il professore ha strappato il foglio. Il giorno dopo i genitori del bambino e Rocco Siffredi sono andati a lamentarsi e il professore è stato sospeso, anche se pare che adesso abbia messo su una casa di produzione pornopedagogica.
I casi di insegnanti di religione ricoverati per grave esaurimento nervoso e disturbi psicotici diventano sempre più numerosi. Alri, in preda a forme di delirio di onnipotenza, hanno fondato vere e proprie religioni alternative come il “culto del Fagiolo Rivelatore” che raccoglie proseliti da ogni parte del mondo e altri ancora si sono trasformati in pericolosi blogger. Insomma, di questo passo la situazione ci sfuggirà presto dalle mani. La scuola è già abbastanza rovinata per i cazzi suoi senza bisogno di aggiungere anche sterili disquisizioni religiose.
Diamo dei riferimenti a questi poveri docenti, aiutiamoli... invece di crocifiggerli, che già ne abbiamo crocifisso uno, in passato, e ancora ne stiamo pagando le conseguenze.

2 commenti:

  1. usi un linguaccio scorrevole con qualche ben approdo al termini poco convenzionale o molto usati per sottolineare prese di posizioni, le tue riflessione suscitate da domande rientrano nella logica di posizioni differenziate, ma questa società la stiamo costruendo noi con le nostre convenzioni di esperti del sapere, sottovalutando l'ego che si cela nella nostra personalità, bisogna fermarsi a pensare : cosa, come e quando, forse si avranno risposte concordate

    baci baci iry
    http://echidipoesia.com

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  2. ciao, passo per invitarti alla mia festa virtuale per il mio compleanno che si terrà il 10-06-2008 sul mio sito:http://echidipoesia.com, porta i tuoi amici ci divertiremo
    baci baci iry

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