giovedì 22 maggio 2008

Storia di una saggia donna pellerossa, forse un po' troppo esigente

La donna viveva al di là del fiume e della foresta, oltre la grande prateria, su una collina ricoperta d’erba verde e dal pendio dolce e sinuoso, proprio accanto ad una sorgente di acqua fresca.
La donna era sola.
Grande Sega dai Denti Acuminati Rubata ad un Gruppo di Coloni Sbronzi Subito dopo il Tramonto di un Giorno Così Così aveva sentito parlare di lei, così lasciò il suo villaggio ed andò di là del fiume e della foresta, oltre la grande prateria, su una collina ricoperta d’erba verde dal pendio dolce e sinuoso, proprio accanto ad una sorgente di acqua fresca e si fermò davanti a lei.
La saggia pellerossa lo guardo in silenzio.
L’uomo era alto e muscoloso, dal profilo fiero di un guerriero che non conosceva sconfitta ma che, anche se essa fosse giunta, l’avrebbe saputa affrontare con dignità. Le sue gambe erano forti. Il suo torace ampio. Il suo sguardo limpido.
La saggia pellerossa sorrise e lo invito a sedersi.
"Come ti chiami?" gli chiese.
"Grande Sega dai Denti Acuminati Rubata ad un Gruppo di Coloni Sbronzi Subito dopo il Tramonto di un Giorno Così Così" rispose lui.
"Posso chiamarti semplicemente Grande Sega?"
Lui ci pensò un attimo. "Meglio di no" disse infine.
"E dimmi Grande Sega dai Denti Acuminati Rubata ad un Gruppo di Coloni Sbronzi Subito dopo il Tramonto di un Giorno Così Così, come mai sei venuto qui da me?"
"Ho sentito parlare di te…" rispose il pellerossa con schiettezza. "Dicono che sei una donna molto saggia, e che vivi sola qui, in attesa di trovare un uomo altrettanto saggio. Io non so se sono saggio, ma credo di essere un uomo giusto. Ascolto la voce del vento e lo stormire dell’erba prima di prendere una decisione e… cerco di dare un senso ad ogni giorno, anche con un’azione piccola. Presto dovrò sposarmi, ma le donne del mio villaggio sembrano così distanti… non capiscono le mie parole ed i miei silenzi. Sono venuto qui, oggi, perché ho bisogno di una moglie come te. Presto diventerò capo della  mia tribù e mi attendono molte decisioni difficili… sarebbe per me un onore se tu volessi divedere queste responsabilità ed il mio teepee, con me. Ho bisogno di una compagna saggia… che mi aiuti ad essere un uomo saggio!"

La saggia pellerossa sorrise compiaciuta, era molto che aspettava un uomo come Grande Sega dai Denti Acuminati Rubata ad un Gruppo di Coloni Sbronzi Subito dopo il Tramonto di un Giorno Così Così. Tuttavia, per essere sicura che si trattasse dell’uomo giusto, parlò così:


"Non mi interessa sapere qual è il tuo mestiere.

Voglio sapere per che cosa si strugge il tuo cuore

e se hai il coraggio di sognare l’incontro con ciò che esso desidera.

Non mi interessa sapere quanti anni tu abbia.

Mi interessa sapere se correrai il rischio di fare il pazzo per amore,

per il tuo sogno, per l’avventura di essere vivo.

Non mi interessa sapere quali pianeti quadrano con la tua luna,

voglio sapere se hai toccato il centro del tuo dolore,

se le difficoltà della vita ti hanno portato ad aprirti

oppure a chiuderti in te stesso nel timore di soffrire ancora!

Voglio sapere se sei capace di stare nel dolore,

tuo o mio, senza far nulla per nasconderlo,

o per allontanarlo, o cristallizzarlo.

Voglio sapere se sei capace di stare nella gioia, tua o mia,

se puoi scatenarti nella danza

e lasciare che l’estasi ti invada fino alla punta delle dita dei piedi o delle mani,

senza esortarci ad essere prudenti o realistici,

o consapevoli dei limiti umani.

Non mi interessa sapere se la storia che mi racconti è vera.

Voglio sapere se sei capace di deludere un altro per restare fedele a te stesso,

e di non tradire mai la tua anima ,

a costo di lasciare che gli altri ti chiamino traditore.

Voglio sapere se puoi essere di parola, e quindi degno di fiducia.

Voglio sapere se sei capace di trovare la bellezza

anche nei giorni in cui il sole non splende,

e se puoi dare inizio alla tua

vita sulle sponde di un lago,

gridando "sì" al bagliore d’argento della luna piena.

Non mi interessa sapere dove vivi, né quanto denaro possiedi.

Voglio sapere se dopo una notte disperata di pianto sei capace di alzarti,

così come sei, sfinito e con l’anima ricoperta di lividi,

per metterti a fare quello che c’è da fare per i bambini.

Non mi interessa sapere chi conosci nè come ti trovi qui.

Voglio sapere se starai in piedi con me al centro del fuoco,

senza tirarti indietro.

Non mi interessa sapere che cosa hai studiato, né con chi e neppure dove.

Voglio sapere che cosa ti sostiene da dentro quando tutto il resto viene a mancare.

Voglio sapere se puoi stare da solo con te stesso,

e se la tua compagnia ti piace veramente,

nei momenti di vuoto.



Cosa mi rispondi?"
Grande Sega dai Denti Acuminati Rubata ad un Gruppo di Coloni Sbronzi Subito dopo il Tramonto di un Giorno Così Così restò in silenzio per qualche minuto, poi disse: "Hai notato che di questi tempi i bufali cacano di più?"
"Cosa c’entra questo con noi due?" Domandò la saggia pellerossa.
"Niente" ammise Grande Sega dai Denti Acuminati Rubata ad un Gruppo di Coloni Sbronzi Subito dopo il Tramonto di un Giorno Così Così, "stavo solo cercando prendere un po’ di tempo mentre riflettevo sulla risposta da darti…"
"Sono abbastanza saggia per capire che una domanda come la mia richiede un’accurata riflessione prima della risposta, posso aspettare in silenzio tutto il tempo che ti serve senza che sia necessario parlare di merda nel frattempo."
"Ok".
Grande Sega dai Denti Acuminati Rubata ad un Gruppo di Coloni Sbronzi Subito dopo il Tramonto di un Giorno Così Così si mise dunque a riflettere in silenzio, per tre giorni e tre notti. Alla fine del terzo giorno si alzò in piedi.
"Credo che me ne tornerò al villaggio" disse.
"Come mai?" gli chiese la saggia pellerossa.
"Non fraintendermi, tu sei una donna molto bella e molto saggia… ma credo che farò bene a trovarmene una un po’ meno saggia" spiegò Grande Sega dai Denti Acuminati Rubata ad un Gruppo di Coloni Sbronzi Subito dopo il Tramonto di un Giorno Così Così e, detto questo, voltò le spalle e si incamminò verso casa.
La saggia pellerossa restò in silenzio a guardarlo, e quando la possente schiena di Grande Sega dai Denti Acuminati Rubata ad un Gruppo di Coloni Sbronzi Subito dopo il Tramonto di un Giorno Così Così fu scomparsa oltre il crinale, solo allora, la saggia pellerossa disse una parola, a bassa voce.
Disse: "cazzo!"

Ispirato a: Orian Mountain Dreamer, poesia “L’invito” edito da Lycra libri

(Si ricorda che dove non specificato diversamente i contenuti di questo blog sono regolati dalla vigente legge sul diritto d’autore, ogni similitudine con altri messaggi pubblicitari è del tutto casuale. Il brano citato dalla saggia donna indiana è tratto da "L’invito all’ascolto della vita" di Oriah Mountain Dreamer)

3 commenti:

  1. Riguardo al commento sul mio blog:

    Perché le donne non parlano chiaro e tondo? Bella domanda.

    Io credo che lo facciamo solo per salvare capra e cavoli in ogni situazione: muovere una critica al proprio compagno e al contempo evitare che si senta troppo ferito nell'orgoglio, rispettare i segreti ma provare ad avvertire le persone interessate e via dicendo.

    Riguardo al tuo post:

    La saggia pellerossa ha dimostrato di essere incapace di consigliare se stessa: poteva scegliere fra una vita poco meno che perfetta con un uomo o una vita solitaria e ha lasciato decidere a lui, dimenticandosi che per essere una coppia bisogna essere in due, ma non necessariamente perfetti :-)

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  2. Ma quella della Saggia Pellerossa era un'esclamazione o solo l'oggetto del suo rimpianto?
    :-)))

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  3. direi entrambe le cose...

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