Premetto che questa è una brutta
storia.
Se siete persone sensibili, se avete
l'animo delicato se non siete in grado di sopportare emozioni forti,
fermatevi qui, prima che sia troppo tardi, perché quello che segue
non fa per voi.
Non leggete questo post, davvero, lo
dico sinceramente...
Certo, potrei stare zitto. Potrei
evitare di scrivere parole che, già lo so, turberanno profondamente
chi proseguirà nella lettura. Ma arriva un momento in cui non si può
più tacere. In cui bisogna trovare il coraggio di dire a voce alta
anche quelle cose che nessuno vorrebbe dire. Quelle verità scomode
che taciamo per vigliaccheria, per consuetudine, per pudore.
Arriva il momento in cui qualcuno deve
parlare, perché il silenzio non è mai una soluzione, ma solo una
facile via di fuga che non porta da nessuna parte.
E allora basta!
Quando davvero abbiamo raggiunto
l'esasperazione. Quando quello stillicidio di provocazioni
striscianti, cattive, prepotenti ci logora dentro, consumando anche
un po' della nostra anima, minando le nostre certezze, la nostra
fiducia che il mondo possa, in fondo, essere migliore di quello che
sembra... allora viene il momento di dire le cose come stanno.
E... lo so, tutti prima o poi ci sono
passati. Anche a me era già successo a volte, di dover affrontare
una situazione simile. Quando lavori in posti molto grandi...
megacompagnie, uffici pubblici, ministeri, enti... devi confrontarti
costantemente con questa situazione.
Ma, ad essere sinceri, mai e poi
mai mi era capitato di dover subire questo scempio in modo così
sistematico, quasi scientifico. Tutti i santi giorni!
Quindi vorrei dire a questa “persona”
chiunque essa sia, che sono stufo, ogni volta che devo andare in
bagno, di dover fare il “totocesso” sperando di non beccare la
tazza marchiata vilmente dal suo deretano. Non mi interessa come
abbia fatto a trasformare il buco del culo nell'equivalente di un
aerografo, né provo la minima compassione per gli spasmi atroci che
quasi sicuramente precedono la deflagrazione con cui devasta i bagni.
Semplicemente deve smettere di scagazzare follemente ogni giorno!
Basta! C'è un limite a tutto.
Non lo dico solo per me. La vedo
l'espressione terrorizzata di chi, come me, si accinge a entrare nel
bagno, non sapendo cosa troverà lì dentro. Vedo quel misto di
timore, disgusto preventivo, speranza che, almeno per una volta,
quelle atroci paure si riveleranno infondate...
Ma cacchio! Non si può vivere così.
Ho visto persone trattenersi fino a
star male pur di non entrare in quei cessi.
Ne ho viste altre prendere la macchina
e correre nel bagno di casa, anche a distanza di chilometri e
chilometri.
Ho visto persone pregare, prima di
aprire quella porta!
Ma di fronte allo scagazzatore seriale
non c'è preghiera che tenga.
E sono anche stufo di guardare con sospetto le persone che incontro nei corridoi. Di chiedermi costantemente "sarà lui?". Di essere consumato dal sospetto e dalla sfiducia tanto da non riuscire più a sorridere agli altri, perché ognuno di loro è il mio potenziale nemico,
E sono anche stufo di guardare con sospetto le persone che incontro nei corridoi. Di chiedermi costantemente "sarà lui?". Di essere consumato dal sospetto e dalla sfiducia tanto da non riuscire più a sorridere agli altri, perché ognuno di loro è il mio potenziale nemico,
Non so chi tu sia, non so se sei umano
o alieno. Non so niente di te, ma una cosa te la posso dire: amico,
fatti curare. Tu non stai bene. Non è normale quello che fai tutti i
giorni in quei bagni... è roba che non si è mai vista, neanche in
un film dell'orrore, neanche in un film di John
Waters!
Amico,
non si può andare avanti così... te lo dico perché se le cose non
cambiano vedo solo due possibilità: la prima è il linciaggio
(perché appena ti becchiamo non ci sarà alcuna pietà), la seconda
è che tu vada incontro spontaneamente all'autodistruzione nel corso
di una di quelle magmatiche defecazioni (il che vorrebbe dire trovare
oltre al tuo ormai consueto marchio, anche il tuo cadavere
rattrappito, probabilmente parzialmente abbarbicato ai bordi della
tazza... e non ce lo meritiamo).
Quindi,
prima che la situazione degeneri e diventi più spiacevole di quanto
già non sia (e ti assicuro che lo è già molto)... rifletti, e
curati!
Cazzo...
NB. Per ovvi motivi questo post è privo di immagini.
Nessun commento:
Posta un commento