Esiste una particolare categoria
di guidatori che ritiene l’uso delle quattro frecce una sorta di “salva tutti”
del codice della strada: se metti le
quattro frecce, non sei solo giustificato, ma sei proprio autorizzato a
fermarti un po’ dove cazzo ti pare, qualunque sia il motivo, e nessuno può azzardarsi a sollevare la benché minima obiezione
perché le quattro frecce sono più potenti della bacchetta di Voldemort e dell’Unico
Anello messi insieme.
Allargando il concetto alla vita quotidiana
extrastradale, tutti noi abbiamo una specie di dispositivo mentale che
sostituisce perfettamente quello automobilistico.
E’ quel meccanismo pronto a scattare quando
facciamo qualcosa di scorretto e che, al pari delle quattro frecce, ci fa
sentire giustificati e autorizzati a comportarci da stronzi.
Ok, non pago le tasse, ma è colpa
del governo.
Vabbè, sono passato davanti a tutti
nella fila al supermercato, ma io ho i figli a casa e non posso perdere tempo.
E’ vero, ho messo le corna a mia
moglie, ma lei mi trascurava.
Sì, ho lasciato quel vecchietto
moribondo in piedi per tutto il tragitto della metro, ma a scuola mi sono
stancato da morire.
In ufficio faccio i cazzi miei al
computer, ma è colpa del capo che mi fa lavorare troppo.
Etc etc…
Ogni nefandezza ha pronto il suo
alibi, basta premere il tasto al momento giusto, anzi, ormai siamo diventati
così bravi che non bisogna premere niente, le quattro frecce si accendono spontaneamente,
appena ce n’è bisogno… così possiamo dormire sonni tranquilli e mantenere la nostra
coscienza immacolata come la neve.
Tic – tic –tic – tic - tic…
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