venerdì 19 gennaio 2018

Severija - Zu Asche, Zu Staub (Psycho Nikoros) – (il potere della musica)





Babylon Berlin è una serie tedesca (anzi, la serie tedesca, visto che
al momento risulta essere la più costosa che sia mai stata prodotta in Germania)
di cui, sinceramente, non mi fregava un beneamato accidente.
Non che ci sia qualcosa di sbagliato in essa. Semplicemente, in questo
momento, non è il tipo di storia di cui ho bisogno: gialli, misteri, complotti e
ispettori tormentati mi hanno un po’ stufato .
Poi mi sono imbattuto nella canzone che chiude il primo episodio e, da
quel momento, non ho avuto scelta.
Zu Asche, zu Staub, interpretata in modo magistrale dall’attrice
lituana Severija Janusauskaite (il cui unico evidente difetto è quello di avere
un nome impronunciabile) è la canzone perfetta nel posto giusto e, durante il
suo ascolto, si verifica un tale fenomeno di empatizzazione
con la serie e con i suoi personaggi che non dà scampo.
In un primo momento mi sono ragionevolmente convinto che nelle note che
compongono questa melodia sia racchiuso un antico e perfido sortilegio germanico
che provoca assuefazione, ma, in realtà la spiegazione è molto più semplice.
Nella musica e nelle parole di questa canzone si percepisce tutto il dramma di un popolo
appena uscito dall’orrore della prima guerra mondiale che cerca disperatamente
rifugio in un effimero divertimento quasi… doloroso, e che, mentre annega la
passata angoscia in alcol, sesso e musica, si sta dirigendo, inconsapevolmente,
verso un nuovo orrore ancor più grande.


In questa tragica e sublime messinscena - alla quale va una menzione
speciale anche per la suggestiva ricostruzione dello storico Club Berlinese
Efti Moka - si crea quella magia che risucchia l’impotente spettatore e che lo
lega indissolubilmente alla serie, scena dopo scena, episodio dopo episodio.
Da sceneggiatore, quando assisto alla creazione di una sinergia così perfetta tra storia, musica e immagini, non posso che essere ammirato e leggermente invidioso, da spettatore godo come una mangusta... nei prossimi giorni cercherò di essere solo spettatore :-)

2 commenti:

  1. Concordo sulla tua analisi, su ogni singola riga!

    Babylon Berlin comincia con il fastidio del dubbio e della noia, ma si rivela una sorpresa clamorosa.

    RispondiElimina
  2. Non capita spesso, ma capita, che si guardi un film o una puntata di una serie tv e ci si innamori totalmente, pazzamente di un brano.

    RispondiElimina