venerdì 16 giugno 2017

Una Parola al Giorno (o quasi): Memento Mori

Pur  traendo origine da un'usanza dell'antica Roma, il memento mori (Ricordati che  devi Morire) è un monito che appartiene di diritto alla più ottimistica tradizione cristiana medievale ma che, tutto sommato, ha una valenza - per così dire - universale, data l'imprescindibilità dell'evento a cui fa riferimento.

Il memento mori per eccellenza è rappresentato da un teschio. Il motivo è facilmente intuibile visto che niente più dell'ammiccante sguardo di due orbite vuote fisse su  di noi ha  la capacità di suscitare amene considerazioni sulla morte e sull'aldilà. Si tratta  però di un'immagine fin troppo abusata (anche  grazie al contributo dei pirati che si fregiavano  di tale effige sulla propria bandiera) che quindi, col tempo, ha perso di originalità e  di forza.
Ma, transitando per Firenze, nei  giorni scorsi, mi sono imbattuto in una sorta di memento mori alternativo più genuino e molto più originale che ha immediatamente fatto breccia nel mio immaginario.
Sono oltremodo felice, dunque, di condividere con voi questa versione riveduta, corretta e aggiornata del Memento Mori in versione biruote.
E, per cocncludere, vorrei citare come postilla  dovuta, il celebre principio di Rockefeller [cit. da le leggi di Murphy]
Non fare mai niente che non vorresti essere trovato morto mentre lo stai facendo. 

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