LETTERA APERTA ALLA SIGNORA COL CANE
Cara signora che porti a spasso il tuo amato amico a quattro
zampe lungo gli accoglienti viali del parco di Capodimonte, per essere sicuro
che nelle comunicazioni tra di noi non ci sia il benché minimo spazio per
qualche spiacevole equivoco ci tengo a precisare che:
A) So
bene che tu sei assolutamente convinta che il tuo cane e, per estensione, tutto
il mondo animale in generale, siano decisamente migliori del genere umano,
capace di così tanta violenza gratuita e di una crudeltà fisica e mentale che
nessun animale potrebbe mai eguagliare.
B) Immagino
dal tuo volto triste che la tua vita fino a questo momento si sia svolta all’insegna
del “mai_una_gioia” in modo abbastanza piatto e solitario, con una notevole
carenza di affetti famigliari e/o amicali e, soprattutto, senza relazioni amorose
appaganti e durature.
C) Sono
abbastanza certo che tu non abbia figli perché, altrimenti, si sarebbero già
estinti vista la tua scarsa cura per le più basilari norme igienico-sanitarie.
D) Sono
assolutamente convinto che il tuo cane sia una creatura meravigliosa. Non ho
motivo di dubitare del fatto che abbia portato la luce nella tua scialba vita e
che esso sia, a tutti gli effetti, l’unica ragione per cui ti alzi al mattino e
vai a dormire con un beato sorriso di gioia, la sera…
Tuttavia è bene che ci chiariamo:
tu col tuo cane di merda puoi farci quello che vuoi, puoi anche andarci a letto
se ti aggrada. Sono cazzi tuoi e io sono abbastanza di ampie vedute per
ritenere che quello che succede tra un padrone e il suo cane siano fatti che
non mi riguardano…
MA NON PUOI FARGLI BERE L’ACQUA DIRETTAMENTE DALLA CAZZO DI FONTANELLA PUBBLICA
DA CUI BEVIAMO ANCHE NOI!!!
Vaffanculo tu e il tuo cane.
Con simpatia.
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