sabato 4 giugno 2016

UNA PAROLA AL GIORNO (o quasi): DIO

MEMORIE DI DIO
(appunti sparsi)


C’è una cosa che la gente non capisce di me.
Beh ce ne sono tante a dire il vero. Ed a rifletterci è abbastanza inevitabile, no? Come potreste capirmi?
Cioè… stiamo parlando di Dio. Colui che è, che è stato e che sarà. Il creatore di tutte le cose visibili e invisibili... scusate se è poco.
Di fronte a una tale grandezza è logico che l’intelletto umano vacilli, si perda e si confonda. Non ci vuole molto ad arrivarci eppure -  e questa è la parte buffa e anche un po’ patetica – il mondo è pieno di persone che pensano di potermi capire… se non è presunzione questa, ditemi voi!
Comunque, dicevo, c’è una cosa importante, la principale probabilmente, che voi proprio non capite di me, ed è la distanza: l’enorme sconfinata, incolmabile distanza emotiva che ci separa.
L’onnipotenza è qualcosa di abbastanza totalizzante.
Essere il principio e l’inizio di ogni cosa è... roba grossa ragazzi. Lo so, lo so, ne parlavamo un attimo fa, non potete capire, ma forse, potete provare almeno a immaginare l’enorme distanza che io sento da voi.
Nella vostra ingenua fiducia in me, voi pensate che io debba provare amore tutte le creature viventi. Probabilmente effettuate a livello istintivo una sorta di trasfert tra quello che, per esempio, provate per i vostri animali domestici e, di conseguenza, venite a fare le fusa nei vostri luoghi di culto anelando una mia benevola carezza convinti, abbastanza presuntuosamente, di meritarla. In fondo, se voi  amate profondamente e indiscutibilmente creature inferiori come i vostri cani, gatti, topi, furetti che dir si voglia, perché io non dovrei fare altrettanto con voi?
Beh la risposta è semplice: perché io sono Dio e voi non siete un cazzo.
C'è un bella differenza.
Voi siete molto simili ai vostri animali anzi, in alcuni casi, i vostri animali sono molto meglio di voi. Ma comunque, avete esigenze simili. Dovete mangiare, dormire, cacare, scopare… in altre parole voi potete capirvi. 
Ma non potete capire me e io, sinceramente, non sono interessato a capire voi per il semplice fatto che siete assolutamente e irrimediabilmente insignificanti.

Se riusciste ad accettare questo semplice concetto, i nostri rapporti sarebbero di certo più semplici e, probabilmente, più soddisfacenti, almeno per voi…

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