martedì 9 dicembre 2014

Il mio zoom è più grande del tuo

Con cellulari, macchinette ultracompatte e altre diavolerie del caso, l’arte (si fa per dire) della fotografia è diventata un patrimonio collettivo.
Il che non è necessariamente un bene… perché tra la semplice operazione dello “scattare” e il capire veramente quello che si sta facendo e come lo si sta facendo, c’è una bella differenza.
Tralasciando l’argomento “selfie” e le drammatiche considerazioni socioculturali che inevitabilmente vi si accompagnano, vorrei soffermarmi, invece, su una questione ampiamente dibattuta e che manda in crisi i novelli fotografi in procinto, eventualmente, di acquistare una macchina fotografica.
E mi riferisco a una questione di importanza vitale per qualsiasi fotografo: la dimensione dello zoom.
Inutile negarlo, qualsiasi fotoamatore, al momento di acquistare la fotocamera che lo accompagnerà nelle epiche imprese che lo attendono, si concentra quasi unicamente su due parametri, i megapixel e lo zoom. Come se questi fossero gli unici due fattori in grado di garantire la qualità di una foto.
la Fuji vista dalla Nikon
Ma mentre i megapixel, bene o male, ormai te li tira in faccia anche con una certa sufficienza qualsiasi produttore di videocamere, lo zoom, o meglio il superzoom, è ancora un requisito quasi elitario.
Al di là di ovvie considerazioni sullo zoom come sublimazione del pene e l’evidente orgoglio di ogni fotografo nello sfoggiare le dimensioni del proprio zoom, quello che ci interessa, nel caso specifico, è la qualità delle immagini.
Molti pseudofotografi come me, che si dilettano con risultati anche discutibili utilizzando modelli più o meno economici, ma iperdotati, al momento di valutare un possibile salto di qualità con il passaggio alle blasonate reflex, si fanno bloccare proprio dall’annosa questione dello zoom.
Mi spiego.
Che le Reflex siano qualitativamente superiori alle bridge o alle compatte è un dato di fatto assodato e scontato.
Ma lo zoom?
Dice il fotografo provetto: Io non voglio diventare Cartier Bresson, ho esigenze molto più terra terra. Mi basta fare scatti bellini, immortalare i miei figli durante la partita di calcetto, qualche animale qua e là… insomma, cose così. Con tali esigenze anche un cercopiteco di Brazzà si renderà conto che avere a disposizione un “grande” zoom è comodo. Molto comodo.
la Nikon vista dalla Fuji
Ed ecco, dunque, tristi omini armati di macchina fotografica, confrontarsi orgogliosamente: la mia bridge ha un 30 x… la tua reflex quanti x ha?
Una delle domande che ricorrono più frequentemente sui forum è proprio questa: Ma se io volessi prendere una reflex, per avere uno zoom di pari ingrandimento, che dovrei comprare? Un cannone da 6000 euro? E chi ce li ha? No grazie, mi tengo la bridge. Sarà qualitativamente inferiore ma il mio zoom è più grande del tuo. Se devo fotografare mio figlio che si tuffa, mentre sono comodamente steso sotto all’ombrellone la mia bridge col suo fottutissimo 30 x farà il suo sporco lavoro.
Orbene… essendo passato attraverso lo stesso dilemma. Avendo passato notti, lacerato dal dubbio e roso dall’incertezza, sono qui a scrivere queste poche righe a vantaggio di tutti quelli che si trovano nella mia condizione, perché possano trarre vantaggio dalla mia esperienza.
Per prima cosa sappiate che 30 x non vuol dire che lo zoom ingrandisce di 30 volte, ma indica il rapporto tra focale minima e massima. Vale a dire che se la vostra Bridge ha una focale che varia da 24 a 720 mm equivalenti (come la mia), dividendo 720 per 24 otteniamo il famigerato 30X che è dunque un valore che, tutto sommato, non ci serve a un cazzo, almeno per quel che ci interessa, vale a dire valutare il massimo ingrandimento prodotto dalla nostra bridge.
Quello che ci interessa, in realtà, è il valore di focale massima, 720.
Beh porca vacca zozza, ma 720 mm è un cacchio di valore. Uno zoom tamron 150-600 mm per fare un esempio economico, costa 1200 euro, al quale bisogna aggiungere il corpo macchina… insomma per avere una focale che mi garantisca l’ingrandimento della mia bridge dovrei spendere sui 2000 euro. Non me lo posso permettere, mi tengo la mia bridge e il mio 30 x.
Il fatto è che quando scattate con la vostra bridge alla massima focale avrete un risultato qualitativamente abbastanza scadente.
La luna fotografata con Nikon D7100 e Tamron 70-300
Se prendete uno zoom 70-300 sempre della tamron e scattate la stessa foto, e la ingrandite fino a raggiungere l’ingrandimento prodotto dallo zoom della bridge, avrete una qualità e un dettaglio superiori. 
La luna fotografata con una fujui hs33 - 30x
Il che vuol dire che se la vostra esigenza primaria è fotografare cose piccole, lontane e ingrandirle, avrete un risultato migliore con una reflex e un 300 mm, piuttosto che con una bridge dopata e dotata di superzoom.

In più la reflex vi garantisce un universo di possibilità e di qualità che la bridge neanche si può sognare.
A puro titolo dimostrativo, potete vedere due foto della luna (che è un soggetto piuttosto distante) scattate con la bridge e con la reflex… valutate voi la differenza.
Ora, chiariamoci. La Reflex costa di più, su questo non ci piove. Però, non c'è bisogno di comprare obiettivi costosissimi per confrontarsi col 30x di molte compatte. Quindi, prima di fare acquisti, valutate bene...

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