lunedì 22 settembre 2014

Una parola al giorno (o quasi): DOLORE

Anno 1187.
La marcia suicida dell’esercito Cristiano verso Tiberiade sta per infrangersi contro l’esercito di Saladino, nei pressi di Hattin.
Fa caldo. Dannatamente caldo. I crociati e le loro cavalcature muoiono di sete.
Due chilometri circa di uomini e armature cotti dal sole e soffocati dal fumo degli incendi appiccati sopra vento dai mussulmani.
L’unica speranza, per sopravvivere, è infrangere il muro dei soldati mussulmani e raggiungere le fonti di Hattin. L’unica acqua a porta di mano.
Ma Saladino questo lo sa molto bene, il suo esercito è disposto in posizione strategica proprio per impedire che i crociati raggiungano l’acqua.

A questo punto, quando tutto sembra perduto, il conte Raimondo III di Tripoli comanda una coraggiosa quanto folle carica di cavalleria per cercare di rompere lo schieramento nemico e aprire la strada all’esercito cristiano.
Raimondo carica…
L’esercito mussulmano si apre, lo fa passare senza colpo ferire e si richiude, impedendogli di tornare indietro.
E' quasi mezzogiorno. 
Il pomeriggio la battaglia si era conclusa con la disfatta dei crociati.

Anno 1187. Hattin.
Il conte Raimondo III di Tripoli ha sete. Una terribile sete che lo sta divorando. Ma non è quello il suo problema. Il suo problema è il dente del giudizio che gli sta facendo a pezzi la mandibola. Come abbia fatto a cariarsi è un mistero, visto che è completamente incluso. Ma Raimondo tutte queste cose non le può sapere. Non ha idea di cosa sia un'ortopantomografia nè sa alcunché sui denti del giudizio. Sa solo che il dolore lo sta facendo impazzire, che è come se qualcuno gli stesse trapanando il cervello. E poi c’è il fumo dei fuochi che i mussulmani hanno accesso, e che il vento spinge contro di loro.
Ogni colpo di tosse rimbomba come una cannonata nella sua testa. Una fitta lancinante che va al dente e dal dente torna indietro, centuplicata, irradiandosi verso l'alto.
Il dolore ormai è tutto ciò che Raimondo percepisce.
Così, quando gli sembra che la mandibola sia ormai destinata a spezzarsi in due, e che l'occhio destro stia per schizzargli fuori dall'orbita, spinto da male oscuro che si trova nella sua bocca, perde il controllo e decide che, invece di morire lì, ucciso dal mal di denti, preferisce farsi ammazzare dai mussulmani. 
Ecco perché ordina la carica.
Quando l’esercito avversario si apre inaspettatamente, davanti a lui, gli sembra impossibile. 
Che sia una visione causata dal dolore?
Solo dopo, quando ormai è passato, e non può più tornare indietro, si rende conto che i mussulmani lo hanno giocato e che, quindi, non morirà in battaglia... il mal di denti continuerà a perseguitarlo.
Qualcuno dei suoi uomini, incredulo, lo guarda mentre galoppa, scosso dai singhiozzi.
Qualcuno dei suoi uomini, pensa che stia piangendo per i compagni rimasti tra le mani dei mussulmani. per la battaglia perduta. per il destino della cristianità...

Quel qualcuno, probabilmente, non ha mai avuto mal di denti.

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