D: Allora? Molto si è detto su questa serie destinata a fare la storia, ma una domanda aleggia ancora senza risposta… come avete fatto voi due, che siete sostanzialmente senza esperienza, a ottenere un incarico così impegnativo?
McKay: beh, innanzi tutto non è vero che siamo senza esperienza…
Payne: Io ho scritto due commedie al college!
McKay: E io ho preso il diploma di sceneggiatore alla scuola Radio Elettra di Torino…
Payne: E poi abbiamo fatto quella cosa… insieme!
McKay: Ah sì, giusto… abbiamo scritto una roba…
Payne: Per il teatrino della parrocchia.
D: Tutto si spiega. E dopo questi… successi… come siete approdati ad Amazon?
McKay: Ecco questa è una storia divertente…
Payne: Eravamo ad un radono di lostiani anonimi.
McKay: Uno di quegli incontri per quelli che ancora si aspettano qualche risposta… ha presente?
D: Purtroppo sì.
Payne: Beh, alla fine. Ricordando quel passaggio molto doloroso…
McKay: Quando Locke finalmente potrebbe avere delle risposte dal fantasma del padre di Jack, e quello gli dice “abbiamo poco tempo, fammi la domanda giusta…”
Payne qui comincia a singhiozzare [ndr]
McKay: E lui con tutto quello che potrebbe chiedere se ne viene con…
Payne: "Come salvo l’Isola!"
McKay: Ecco, a quel punto ci siamo sbronzati, con della tequila.
Payne: Eravamo proprio straciucchi, quando, attraverso i fumi dell’alcol, ci è apparso JJ.
McKay: Ma non era un’allucinazione, era proprio lui.
Payne: A quel punto abbiamo parlato del più e del meno, lui ha detto che aveva un’entratura buona con un tal Jeff, e che si stava parlando di far robe sul Signore degli Anelli. Solo che, inspiegabilmente, c’era gente che opponeva resistenza dicendo che aveva già distrutto Star Trek e Star Wars…
McKay: A questo punto le cose si sono fatte un po’ confuse…
Payne: Perché intanto continuavamo a bere di brutto…
McKay: A un tratto s’è alzato per fare una telefonata, credo.
Payne: Sì, mi pare abbia detto qualcosa del tipo “ho trovato due fanno al caso nostro”.
McKay: Esatto! Qualcosa del genere. Vai a capire a cosa si riferisse…
Payne: Penso che dobbiamo avergli detto qualcosa che ha fatto colpo.
McKay: Già.
Payne: Solo che non ce lo ricordiamo perché a quel punto eravamo quasi in coma etilico.
McKay: E da quel momento tutto si è svolto con una rapidità incredibile.
Payne: Proprio così, il giorno dopo eravamo già negli uffici di Amazon, e ci hanno assunti come Showrunner.
D: Una bella responsabilità.
McKay: A chi lo dice?!
Payne: Subito dopo la firma m’è venuta una cacarella… tre giorni sul cesso!
McKay: io c’ho un colon grosso come un’anguria.
Payne: Anche perché chi cazzo lo conosceva ‘sto C.S. Lewis…
D: Tolkien!
Payne: Eh?!
D: Il Signore degli anelli è di Tolkien,
McKay: Ah già! Lewis è quello dell’armadio.
Payne: Vero, li confondiamo sempre. Comunque, non sapevamo che pesci prendere… ma ormai avevamo firmato…
McKay: E intascato l’anticipo.
Payne: Stavamo anche pensando di scappare all’estero, quando JJ è venuto da noi, ha detto che se eravamo i difficoltà potevamo chiedere a lui, che aveva un sacco di idee, che quando si approccia un progetto del genere l’importante e fare un po’ di casino, molte citazioni, e quando la trama non funziona saltare di palo in frasca e andare avanti facendo finta di niente…
McKay: Comunque con il suo aiuto è stato tutto più facile.
Payne: Già. Praticamente ha scritto tutto lui.
D: Eppure non risulta nei credits…
Payne: No infatti, perché ha detto che non si doveva sapere…
D: Ma lo state dicendo a me.
McKay: ops…
A questo punto i due showrunner si sono guardati l’un l’altro e si sono dati alla fuga dalla finestra del bagno. Al momento se ne sono perse le tracce. [ndr]
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